Mostra collettiva I giovani e il senso della vita, Mater Divinae Gratiae, Brescia, novembre 2015
Sul pontile dell’esistenza può accadere ad un certo punto di arrestarsi e percepire attorno a sé solo mare in tempesta. Mi vedo attraverso l’obiettivo: è l’immagine di un mondo interiore fatto di segreti, di fragilità, di incertezze. Sento addosso tutta la fatica del procedere e quando lo spaesamento si fa troppo grande vince la tentazione di fermarsi e di chiudersi: a volte seguire i segni della vita senza decifrarli e capirli porta inevitabilmente alla perdizione e l’orizzonte così infinito, così irraggiungibile, spaventa. Desidero quasi tornare indietro, fuggire dall’ignoto che mi attende oltre e rifugiarmi nel passato che mi appartiene. Una clessidra incornicia tutto questo smarrimento: la polvere al suo interno continua a scorrere, a significare l’istante che non si può fermare, il fluire inesorabile del tempo, passaggio obbligato che si misura sulla pelle, un vero peso sulle spalle, pur nella sua estrema leggerezza. L’essere a terra, immobile, è come tornare alla polvere primordiale, significa arrivare a toccare l’impotenza umana, il suo limite esistenziale.
Al forte senso di crisi si contrappone l’altrettanto forte mistero della ripresa: ognuno ha il suo mare da attraversare e la traversata non è altro che la vita stessa. Comprendo che tentare di capire dove si vorrebbe andare e come arrivare dall’altra parte forse non è poi così necessario per giungere in fondo. Il sentiero allora diventa la meta. Nel vento dell’esistenza mi rialzo e mi rimetto in movimento, in cerca di me stesso, accettando di varcare i miei confini e spingermi fiducioso verso ciò che mi attende. Mi sento davvero uomo in cammino e la traversata non è più mirata al punto d’arrivo, perché ogni giorno è un arrivo e bisogna viverlo come tale. L’acqua attorno al pontile non è più un abisso minaccioso ma diviene elemento vitale per il viandante, condizione indispensabile per procedere….. oltre la polvere. Alla fragilità si accompagna la sicurezza di essere entro qualcosa di più grande e di infinitamente bello: riprendo con entusiasmo, vado avanti con fede. Conosco la bellezza di vivere.
Lo sfondo di ciascuna fotografia è tratto da un’opera del pittore brianzolo Giuseppe Monguzzi.
2015