Dittico. Stampa fotografica su lino. Retroilluminazione.
L’opera, sotto forma di dittico, propone una lettura del passo evangelico giovanneo incentrato sull’apparizione del Risorto a Maria di Màgdala (Gv 20,11-18). Nella donna in lacrime, guardata di fronte, si percepisce il dramma della perdita appena subìta: il volto è nell’ombra, in contrasto con la luce che emerge dal basso, là dove il sepolcro vuoto testimonia il mistero della Pasqua, non ancora compreso.
La stessa figura è ripresa successivamente di spalle, proiettata verso un orizzonte di infinita luminosità: «Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì”».